Nuovi viaggiatori …madrelingua!
Dopo aver ospitato Ela, durante l’ultimo viaggio del nostro team in Romania, abbiamo avuto l’onore di avere come compagna di viaggio Diana, un’altra ragazza rumena di Craiova che da anni vive in Italia e che solo una settimana prima del viaggio ha sentito parlare di Bethesda. All’invito ricevuto non ha esitato a rispondere con prontezza ed entusiasmo. Noi siamo stati più che felici di poterla avere con noi e preghiamo Dio che questa collaborazione possa continuare a lungo.
Durante l’ultimo viaggio abbiamo iniziato anche la prima tranche di distribuzione di aiuti grazie ai doni ricevuti a seguito della campagna invernale 2019-2020
Contiamo di continuare a raccogliere fondi per riuscire a distribuire altri pantaloni felpati, stivaletti e pacchi alimentari alle famiglie anche nei prossimi viaggi ad inizio 2020.
Durante la nostra permanenza a Rebricea abbiamo celebrato i 2 anni dei bambini in fattoria. Era il 21 Dicembre 2017 quando arrivarono sporchi e maltrattati e vederli felici, sorridenti e pieni di speranza per il loro futuro, considerando anche i grandi progressi che hanno fatto, ci riempi di gioia e anche di orgoglio.
Intanto vi lasciamo al breve racconto della nostra ospite Diana e le sue impressioni su questo viaggio lampo nella sua terra.
Prima di partire per questo viaggio, era da anni che versetti come questi suonavano nella mia testa e pesavano sul mio cuore:
Giacomo 1:27 “Una religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo.”
Salmi 82:3-4 “Difendete la causa del debole e dell’orfano, fate giustizia all’afflitto e al povero! Liberate il misero e il bisognoso, salvatelo dalla mano degli empi!”
Quando sono stata invitata a partecipare in questa missione, mi è sembrato tutto così naturale…non riesco a spiegarmi la mia spontaneità, la facilità con cui ho detto di sì, la mia scioltezza…se non che sia stata la mano di Dio a fare questo dapprima preparandomi in anticipo per ciò che doveva avvenire, per questo momento.
Ciò che mi ha sorpreso di più lo scorso weekend, non sono state tanto le strade fangose, i paesaggi grigi, i bambini che camminavano sul margine della strada, le condizioni in cui viveva la sorella accanto alla chiesa, o quella bambina che era entrata senza scarpe la domenica mattina. No, perché conoscevo già personalmente queste realtà, in quanto anch’io nata in Romania e toccata in un modo o nell’altro dalla povertà. Quello che mi ha colpito di più sono state le preghiere ferventi e incessanti di Denis e di altri bambini come lui, che pur avendo subito cose orribili, si sono resi conto che l’unico Consolatore è Gesù Cristo e grazie all’aiuto della famiglia Stroi vengono guidati nelle vie del Signore e ciò e già visibile.
Con l’aiuto di Dio, spero di esservi ancora utile.
Grazie!