Viaggio Novembre 2016

Report Viaggio 11 Novembre 2016

“Egli avrà compassione dell’infelice e del bisognoso, e salverà l’anima dei poveri”

Sal. 72:13

 

Abbiamo programmato la partenza per Venerdì 11 Novembre, giornata di sole a Bergamo, ci incontriamo all’aeroporto io (Giacomo), Luca, Max e Bruno, nel cuore tanta gioia perché sapevo che stavamo servendo il Signore, e allo stesso tempo (per quanto mi riguarda) tanta curiosità nel pensare che da lì a poco saremmo stati in un altro paese, non poi così lontano (2h di volo), ma così “diverso”… perché ancora tutt’oggi si porta dietro i residui di un epoca, quella di Ceausescu, piena di povertà, violenze e menzogne.

Canti dei bambini
momenti dell’ora felice

Arriviamo a Iasi alle 20:30 circa e all’aeroporto ci aspetta Nico marito di Micaela e padre di Krina e Cristina, la famiglia che vive nella fattoria a Rebricea e che porta avanti questa grande missione che Dio ha affidato a loro.

Dopo 1 ora circa di auto arriviamo appunto alla fattoria dove Micaela, Krina e Cristina ci stanno aspettando per cena, ed è una gioia conoscere le persone che fino ad oggi hai solo sentito nominare.

Preghiamo, ceniamo e iniziamo a fare un elenco delle cose che ci sono da fare nei giorni seguenti, dall’approvvigionamento degli alimenti per i pacchi, alla spesa per preparare la pizza ai bambini che sarebbero arrivati in fattoria da Rebricea il giorno seguente per l’ora felice.

Stanchi ma felici poi ci avviamo verso le nostre camere, sempre all’interno della fattoria, dove mi viene raccomandato di non abusare dell’acqua corrente quando si utilizza il bagno, perché non essendoci l’acquedotto, tutta l’acqua necessaria viene raccolta in una cisterna quando piove, e nell’ultimo periodo non aveva piovuto poi così molto.

Vecchio Furgone
Vecchio Furgone

L’indomani sveglia ore 7:00, ci prepariamo, facciamo colazione e io (Giacomo), Luca, Max, Bruno, Nicu e Cristina partiamo per andare a fare la spesa al supermercato più vicino (30 min di macchina).

Lungo il tragitto, con la luce del giorno, si può notare come al di fuori delle grandi città la povertà attanagli ancora questi posti, mi rendo conto che le persone per trasportare materiali di vario tipo usano ancora il carro trainato dal cavallo, e ripeto siamo solo a 2 ore di volo…

Arriviamo al supermercato ed iniziamo subito a raccogliere quello che ci sarebbe servito per preparare i pacchi alimentari e cioè farina, olio, fagioli e riso (…), non vedevo l’ora di poterli consegnare questi pacchi! Subito dopo recuperiamo gli ingredienti per la pizza e così in poco tempo abbiamo già riempito 2 carrelli di cibo! Tempo di caricare tutto sul furgone di Nico e via si riparte per tornare alla fattoria dove abbiamo lasciato Micaela e Krina.

Arrivati a casa alcuni di noi scaricano il furgone, Micaela e Krina si mettono ai fornelli per la pizza e altri apparecchiano la tavola e preparano la sala dove si giocherà, mentre Nico è partito di nuovo col suo “anziano” ma tenace furgone, per recuperare tutti i bambini!

Ci sono voluti due viaggi per portarli tutti, e mi ricordo come fosse oggi le emozioni che ho provato durante l’attesa del loro arrivo, ero felice come non mai ma allo stesso tempo ero un po’ teso, non sapevo come comportarmi, cosa dire, cosa fare, ma eccoli! Sono arrivati!

I bambini durante l' ora felice
I bambini durante l’ ora felice

C’erano circa 20 bambini di età diverse il più piccolo aveva 4 anni e il più grande 13, tutti molto vivaci e sorridenti, io (Giacomo) e Bruno siamo passati subito alle presentazioni visto che era la prima volta che li vedevamo, e vi dirò la verità, non ricordo neanche un nome vuoi per l’emozione e vuoi per la lingua, ma ho i loro visi impressi nella mente, tutti sorridenti e con voglia di giocare, gloria a Dio!!

La pizza è pronta! Ci spostiamo tutti nell’altra sala con la tavola apparecchiata e tutti prendono posto, mentre noi fratelli distribuiamo pizza e riempiamo i bicchieri di aranciata! Prima di iniziare a pranzare però tutti i bambini si prendono per mano chinano la testa ed insieme a Micaela dicono una preghiera per ringraziare Dio, e questo momento mi ha veramente toccato il cuore è stato bellissimo… Gloria a Dio! Tutti fanno il BIS addirittura c’è chi fa il TRIS e chi no riesce a finire la propria parte la avvolge nel fazzoletto per portarsela a casa e magari mangiarla la sera, il giorno dopo, oppure per darla al fratellino che magari non è potuto venire perché troppo piccolo…

Finito di pranzare ci spostiamo nella sala dei giochi e organizziamo una scenetta: “La risurrezione di Lazzaro” e assegniamo le varie parti, quindi Marta e Maria, Lazzaro, Gesù e i discepoli che lo seguirono. Max a questo punto narrava le varie vicende e Micaela ovviamente traduceva mentre i vari attori partecipavano attivamente alle varie vicende, questo è stato un modo per portar loro il Vangelo, ed è così ogni Sabato anche se non ci siamo noi, perché fa parte della missione che sta portando avanti la famiglia di Nico.

La tanto desiderata pizza
La tanto desiderata pizza

Finita la scenetta facciamo un altro paio di giochi divertenti a mo’ di villaggio estivo, e poi arriva in un batter d’occhio già l’ora di salutarsi, e sempre con due viaggi Nico riporta tutti alle proprie case, prima che tutti se ne andassero però ho visto una scena che mi ha commosso, Micaela che prende una delle bimbe più piccole e la porta vicino ad un interruttore della luce, e con grande gioia si diverte per qualche minuto ad accendere e spegnere la luce della sala, Micaela tornata a sedere vicino a me mi spiega che la famiglia di quella bimba non ha l’energia elettrica a casa, e per lei giocare così, anche solo per pochi minuti era divertentissimo…

Esce l’ultimo bambino e noi ci mettiamo all’opera per fare le pulizie, per sparecchiare e per preparare i pacchi che avremo distribuito il giorno seguente ai bambini di Negrea.

Finito queste attività ci spostiamo dove vivono Micaela, Nico, Krina e Cristina e ci prendiamo un momento di riposo e di riflessione sulle emozioni vissute quel giorno. Arriva l’ora di cena e Luca prendo il comando della cucina, visto che Micaela era stata impegnata tutto il giorno per la pizza dei bimbi, e ci prepara la cena.

E’ ora di dormire! Domani si parte per Negrea!!

Ore 7 suona la sveglia, ci prepariamo e come il giorno prima facciamo colazione, carichiamo il furgone con tutti i pacchi e partiamo! Purtroppo il tempo non ci è favorevoli, e ha iniziato a piovere copiosamente la notte, e le temperature si sono abbassate notevolmente.

Strade di Negrea durante l'inverno
Strade di Negrea durante l’inverno

Facciamo tappa a Negresti dove ci incontriamo con Vasili, il pastore della Chiesa, e ripartiamo per Negrea che dista in tutto ad 1 ora di strada, o meglio ad un’ora di strada sterrata! E man mano che ci avviciniamo al villaggio mi rendevo sempre più conto delle condizioni tragiche, nelle quali sono costrette queste famiglie a vivere, la strada praticamente non esiste, in giornate come queste il villaggio è quasi inarrivabile se non con mezzi attrezzati tipo un 4X4 (inesistenti), noi siamo arrivati grazie a Dio il quale ha guidato Nico.

Arriviamo, scendo dal furgone e rimango scioccato nuovamente per la situazione surreale, praticamente un fiumiciattolo scendeva lungo la strada, formato dalle copiose piogge, 10 cm di fango sotto i nostri piedi, case di fango o di lamiera, con tetti di paglia e le mamme con i loro bambini che arrivano, con ai piedi delle scarpe inadatte per il tipo di situazione metereologica addirittura indossando ciabatte alcuni…

Consegna pacchi alimentari
Consegna pacchi alimentari

Entriamo nella Chiesa, costruita da Nico, Vasili e alcuni uomini del villaggio, gloria a Dio! Si riempie sempre di più di donne e bambini, Vasili inizia la predica, I bambini intonano canti e preghiere, e anche Luca ha portato un messaggio carico di speranza. Al termine distribuiamo a tutti i bambini delle caramelle, usciamo e ha iniziato a nevicare, ci avviciniamo al furgone dove Micaela e Nico distribuiscono i pacchi, ed è triste vedere che qualche persona rimane senza, perché non riusciamo ad accontentare tutti, come sapete la nostra è una Onlus che si mantiene solo con i soldi delle offerte…

Terminato di distribuire i pacchi andiamo a far visita ad una famiglia composta da mamma, papà e 4 bambini di età compresa tra i 4 e gli 8 anni circa, che vivono in una casa di fango, dentro la camera più calda di questa casa perché c’è la stufa di fango anch’essa, sto parlando di una camera grande 3 metri per 3 metri, ricoperta di tappeti per l’umidità, e vedere la gioia di questi bambini nel vederci mi ha riempito il cuore…

Ci avviamo verso il furgone, cercando di non affondare nel fango, per fare ritorno a Rebricea, lungo il tragitto facciamo una breve sosta per comprare dell’acqua e del pane.

Arrivati a casa scopriamo che Micaela ci ha fatto un deliziosa sorpresa comprando i Micci, una sorta di salamella molto famosa qui, mentre cuociono ci riassestiamo lavando le scarpe e cambiandoci, dove possibile, gli indumenti per il fango.

Pacchi alimentari pronti per la consegna
Pacchi alimentari pronti per la consegna

Dopo pranzo, ci siamo riposati, e abbiamo discusso sulle condizioni davvero tremende di Negrea, e li abbiamo deciso di acquistare a tutti i bambini un paio di stivali di gomma e 1 paio di calze di Lana, perché molti bambini non erano potuti venire perché avevano solo un paio di calze che utilizzavano per andare a scuola, e quindi se le avessero sporcate per loro era un problema.

Verso sera partiamo per andare a far visita ad un fratello, Tiberius al quale hanno diagnosticato un cancro qualche mese fa, e lungo il tragitto non vi nascondo che ero un po’ preoccupato, avendo purtroppo avuto a che fare con persone malate, ma arrivati in casa sono rimasto colpito dalla tranquillità di questo fratello, e dopo un po’ capii che questa tranquillità gli era data dal nostro Signore, gloria a Dio!

Ci disse che non si stava curando perché fu confida solo ed esclusivamente nel Signore, ci disse che fu chiamato a compiere un’opera per Lui, e quest’opera consiste nel portare il vangelo nelle carceri, ed organizzare degli incontri con carcerati e i loro figli che per un motivo o per l’altro non si erano mai incontrati prima, gloria a Dio!!

Gruppo di visitatori di Bethesda.
Gruppo di visitatori di Bethesda.

Ci avviamo lungo la strada del ritorno verso la fattoria dove ci accingiamo per passare l’ultima sera tutti insieme, Micaela come sempre ai fornelli, si chiacchiera, si ride con Cristina e Krina ed infine si passa un momento di preghiera dove si ringrazia il Signore per aver guidato questi giorni intensi, e carichi di emozioni.

Tutti a letto, domani si riparte per L’Italia.

E’ stata la mia prima esperienza in Romania e sinceramente non vedo l’ora di tornare…

Giacomo

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