Sono passati 8 mesi dall’ultimo viaggio e avevo come la sensazione che il Signore mi stesse invitando a partire ancora per vedere, attraverso Bethesda, cosa avesse compiuto in questo lasso di tempo, in particolar modo nelle vite dei 6 bambini.
Così ho preso le ferie, ho comprato i voli e, un paio di settimane più tardi mi sono trovata all’aeroporto di Bergamo insieme a Giacomo ed Orazio.
Nel frattempo, Orazio è riuscito a trovare centinaia di Bibbie in Rumeno e ha cercato di infilarne il più possibile nel suo bagaglio a mano. Quando però davanti al desk del check-in ci siamo accorti che il suo bagaglio era troppo pesante, abbiamo riso e scherzato nel cercare di compattarlo, infilando tutti gli extra all’interno dei nostri zaini.
Incredibilmente i sedili che ci hanno attribuito sul volo erano larghi, tanto da compensare la seccatura e donarci un sano riposo fino a Iasi.
Questa è la mia seconda esperienza in Romania e ancora una volta con la neve… L’inverno è iniziato un paio di settimane prima del nostro arrivo a Rebricea, e i campi sono già coperti di neve. Non vi dico quanto sono felice di aver portato la giacca invernale! Ero consapevole che l’inverno avrebbe portato con sé molte difficoltà per le persone povere che vivono nei villaggi, in particolare quando si deve uscire e tenere al caldo se stessi e le famiglie.
Ma quando siamo arrivati nel calduccio della fattoria, abbiamo ricevuto un’accoglienza affettuosa sia da parte degli Stroi che dei bambini. Tutti abbiamo pensato e pregato per loro, perciò è stato bello essere accolti con abbracci e sorrisi. La maggior parte della nostra breve permanenza in fattoria è stata trascorsa con i bambini e facendo incontri di approfondimento con Mihaela e Nicu.
Dobbiamo ringraziare molto Dio, specialmente quando pensiamo che solo un anno fa i bambini vivevano ancora a Pădureni nella miseria assoluta e in tutto ciò che essa comporta. Che svolta incredibile hanno fatto! Soprattutto per quanto riguarda il loro aspetto e il loro comportamento da quando li ho incontrati l’ultima volta 8 mesi fa. Patri è passata dall’essere poco più che una neonata tra le braccia di Mihaela a essere una bambina vera e propria, che la segue ovunque vada. Per quel che riguarda gli altri bimbi, ora è molto più difficile lanciarli in aria visto che sono diventati abbastanza pesanti!
E’ emozionante vedere le attenzioni che si rivolgono l’un l’altro, come Luiza pettina i capelli di Ionela, Luigi che lega le stringhe delle scarpe di Denis prima di andare a scuola, il loro comportamento, ad esempio a tavola (con spaghetti alla carbonara che sono il loro piatto preferito in assoluto, e Ionela che rimane la più lenta mangiare), e il rispetto che generalmente mostrano verso Mihaela e Nicu. È stato incoraggiante anche sapere che stanno recuperando a scuola, e Lorena in particolare è particolarmente intelligente.
Ciò nonostante, le sfide rimangono. I problemi comportamentali sono ancora evidenti, in particolare modo per Luigi nel contesto scolastico, dove gli insegnanti gli hanno detto che è alla sua ultima possibilità. Alcuni dei bambini hanno difficoltà con alcune materie. Ad esempio, sebbene tutti fossero entusiasti del “9” che ho dato nelle “lezioni di inglese” tenute durante il nostro soggiorno, ho capito quanto Luigi fosse in difficoltà solo nel momento in cui l’ho aiutato nei suoi compiti di scuola.
E’ chiaro anche dalle “interviste” di Giacomo e Orazio ai ragazzi che questi non hanno dimenticato il loro passato e che i brutti ricordi sono ancora vivi nella loro mente. Possiamo solo pregare che Dio li guarisca.
Abbiamo passato parte del nostro soggiorno a fare studi biblici con i bambini durante la sera. È stato così incoraggiante vederli tutti insieme attorno al tavolo della sala da pranzo a riflettere sulla parola di Dio (beh, quasi tutti – Patri era occupata a distrarre gli altri). L’oggetto degli studi di Orazio questa volta è stato il modo in cui le verità della Bibbia debbano influenzare la loro vita quotidiana. Anche se sono entusiasti e sanno molto, non siamo sicuri che abbiano preso a cuore queste verità, quindi speriamo di rendere questi studi biblici il più regolare possibile, magari facendoli tramite videochiamate settimanali, e ovviamente pregando Dio.
Oltre a questo, ci siamo anche impegnati con le attività regolari di Bethesda, l’”Ora Felice” il sabato e la visita alla chiesa di Pădureni la domenica. Durante l’Ora Felice i bimbi hanno replicato in maniera sorprendente l’inno del campo estivo, “Domnul Ostirii!“. Io ho sicuramente bisogno di imparare li gesti e le parole per aiutare Giacomo, assieme alle trombe e tutto il resto, nella rievocazione della straordinaria storia di Gedeone. E ovviamente non dimentichiamo la pizza!
Per la mia seconda visita alla chiesa di Pădureni, ero mentalmente più preparata alla povertà e al senso di tristezza che avrei trovato. Tuttavia, Giacomo e Orazio sono stati in grado di incoraggiare i molti bambini e le loro mamme con passaggi biblici sulla vicinanza e sulla forza di Dio, di cui tutti loro hanno tanto bisogno. Allo stesso tempo anche loro ci hanno incoraggiato, recitando la Bibbia e cantando a anche attraverso i loro sorrisi favolosi che ci hanno concesso quando abbiamo distribuito le caramelle!
Abbiamo concluso il viaggio parlando con Mihaela e Nicu del futuro di Bethesda. È evidente il loro affetto per i sei bambini e vogliono il meglio per loro, ma la vita quotidiana è difficile e al momento non riescono a vedere prospettive di miglioramento. Sarebbe bello se anche tu potessi pregare per loro, affinché gli sia donata energia e saggezza nel trattare con tutti i bambini e soprattutto nella gestione della burocrazia. Chiediamo preghiera anche per noi, perché riusciamo a supportare i bambini nell’Ora felice e la comunità di Pădureni anche dall’Italia.
Ciò che mi rimane da dire è un grande “grazie” per le preghiere e il sostegno alla missione nella quale anche tu fai parte!
Dio ti benedica, Renée (traduzione a cura di Federica Candia)