Testimonianze Gabi e Mădălina Dorin

Gabi:

Ho conosciuto Dio con l’aiuto di Denis, del fratello Andrei Neştian e delle sue sorelle.
Mihaela e Nicu Stroi, ci insegnavano e parlavano del Signore (quando gestivano “l’Ora felice” nel Centro Chedes Agape), però ai tempi eravamo piccoli e venivamo a fare le varie attività soprattutto per la pizza e per i regali. 
Ci divertivamo, eravamo dei bambini e non capivamo così bene questa idea di Dio e più precisamente di Gesù. 
Ho iniziato a cercare e a conoscere veramente il Signore quando sono diventato più grande, in un campo giovani a Breaza due anni fa, dove tutto sembrava così diretto e personale, che mi veniva voglia di piangere. Tutto era così bello e piacevole e il Signore ha fatto tante cose belle per me che pensavo di non meritare. 
C’era un clima di amicizia e sentivo tanto l’amore da parte del Signore, sopra tutti noi che eravamo li. Tutti in quel posto erano diversi da me e, fino a quel momento, io non lo avevo percepito perchè non sapevo che Dio potesse fare così tante cose per noi; non vedevo tutto questo perchè fino a quel momento avevo solo idee vaghe. 
Tutto quesot mi ha portato ad un senso di tristezza perchè dentro di me stava succedendo qualcosa e sentivo di non piacermi più. Si erano accumulate diverse emozioni: qualcuno lì mi ha rattristato (mentre io di solito scherzo tanto ed sono allegro) dicendomi, in senso dispregiativo: “vedi questo intelligentone” e così mi sono sentito ignorato. Questo mi ha fatto rendere conto del fatto che c’erano tante altre cose che mi rattristavano, molti sentimenti contrastanti, soprattutto perchè ero in un ambiente diverso e mi sentivo piccolo ed insignificante. 
Lavinia (moglie di Denis Zlatan) ha notato questo, mi ha parlato, compreso ed ha provato ad aiutarmi, mi ha fatto capire che dovevo amarmi e dovevo imparare a perdonare quelli che mi facevano del male e non trattenere questi sentimenti, io che sono una persona piena di gioia esprimo felicità generalmente perché sono fatto così.
Ma non tutto quello che facevo andava bene, ed è per questo che mi sono sentito stupido e perso, perchè mi sentivo escluso, non avevo il coraggio di integrarmi con gli altri, non mi sentivo più lo stesso. 
L’esperienza lì mi ha segnato, in qualche modo, mi ha convinto a cambiare e a volere diventare come quelle persone che incontravo al campo: li vedevo tutti così puliti, simpatici, intoccabili e parlavano bene (senza parolacce o altre espressioni colorite) e per me era tutto nuovo. 
Dall’ambiente in cui provengo, la gente non sa chi è Dio, come rispettarlo o cercarlo; è un ambiente peccaminoso, la gente impreca di continuo, e succedono tante altre cose brutte, e fino a quando ero anche io su quella strada mi ritenevo falsamente felice e gioioso. Niente però può essere paragonato alla felicità che viene da Dio quando lo chiamiamo e lo cerchiamo. 
Avevo questo desiderio ardente e mi sentivo così piccolo e colpevole, insignificante per Dio, invece, ho visto come le persone intorno a me, che sono da Dio mi aiutano a comprendere il Signore. Lui fa tanto per me costantemente, mi ha aiutato ad avere quello che volevo per la scuola e le altre necessità. 
Lui vuole che tutti siamo salvati, quindi non ci resta che volerlo, cercarlo e cambiare per dimostrare che gli apparteniamo. 
Ho iniziato a sentirmi in colpa per i peccati che commettevo abitualmente e pensavo solo al fatto di essere sporco, non mi piacevo per niente in quel modo. Ho iniziato ad odiare il peccato. Ho iniziato a pentirmi e a cercare Dio di più: rimanevo a casa per pregare da solo, ho iniziato a venire alle attività con Denis Zlatan e cercare di imparare da lui riguardo al Signore e mi ha aiutato. Ad un certo punto l’ho ringraziato ed elogiato per quello che stava facendo ma Denis non voleva accettare e ha detto che non gli piace essere “lodato”. Ora capisco perchè ha fatto questo, voleva che io vedessi come Dio l’ha usato per fare tutto questo per me e io dovevo ringraziare solo il Signore e glorificarLo. 
Ci è voluto molto prima di comprendere che non posso capire e imparare di Dio se prima non conosco suo Figlio Gesù, se non conosco Lui e non lo accetto nel mio cuore, nella mia vita, non posso vedere e accettare Dio come dovrebbe essere. Gesù è il nostro laccio diretto con Dio Padre, Lui è il nostro mediatore. Io ho capito questo, che devo cercarlo e devo pregare, accettare di essere un peccatore e cambiare me stesso per cercare di essere puro. 
 

Mădălina

Ho avuto esperienze con Dio attraverso le quali ha fatto cose buone per me e tutto ciò era così bello che mi ha molto toccato (commosso), mi dispiaceva non poter offrire qualcosa in cambio ma solo credere ed essere migliore. 
Del Battesimo ho imparato tutto da Denis.  Ho preso questa decisione prima, quando ho deciso da sola di accettare Gesù nel mio cuore, di chiamarlo nella mia vita e di farmi aiutare a continuare a vivere la mia vita secondo Dio e a imparare di più su di Lui. Ho visto come è cambiato il mio cuore, i miei pensieri, ho cominciato a guardare le persone in modo diverso e ad essere felice, ad amarle perchè pensavo solo a come Gesù ci ha amati tutti e non ha mai guardato con disprezzo nessuno, che Dio ci esamina e si prende cura dei nostri cuori.
Questo mi è piaciuto: come Gesù ama i bambini e li chiama a sè. Ho anche iniziato ad amare i bambini e ad andare ai campeggi per giocare con loro ed essere loro amica. 
Ho capito che Dio ci ama così come siamo e che dovremmo fare lo stesso con chi ci circonda e aiutarli. Ho anche iniziato ad andare in chiesa e ho chiesto a Dio di darmi degli amici e persone Sue da cui imparare e Lui mi ha dato tutto. Sono felice anche della decisione di seguirLo con tutto il mio cuore e con sincerità, per cercarlo e farlo conoscere ovunque io vada. Che il Signore mi aiuti ad essere saldo e padrone di questa decisione, per me e per i miei fratelli per tutta la mia vita.
Gloria a Dio perchè ora anche noi siamo suoi figli. Che ci aiuti e ci fortifichi nella fede,
Amen. 

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