Sei date, per cinque giorni e 400 bambini
Sei le date programmate, per cinque giorni, ed un totale di quasi 400 tra bambini e ragazzi ospitati nei campi estivi organizzati nei villaggi di: Oltenești, Berezeni, Șoarș, Laza, Rebricea, Lepșa.
Questo è quanto ci ha raccontato Denis Zlatan nel suo lungo report, ricco di dettagli che noi cercheremo di riassumere qui brevemente.
Siamo davvero grati al Signore perché Bethesda, grazie al generoso contributo di tanti donatori, è riuscita a coprire le spese per 170 bambini. Davvero un doveroso grazie a tutti voi che avete contribuito.
Il resto dei campi è stato sostenuto da diverse chiese evangeliche rumene.
Questo ci insegna moltissimo sull’importanza di mettere insieme le energie per raggiungere, come un sol corpo, gli obiettivi che Dio ha per prendersi cura fisicamente e spiritualmente, di questi piccoli.
“Il Regno delle prove del fuoco” e “Master Chef”
Denis ed il suo staff, fatto di giovani leader, cuochi e altri volontari, hanno lavorato sodo durante l’estate su svariati fronti: trasporto dei bambini (con le proprie auto), assistenza e sorveglianza, distribuzione dei i pasti e soprattutto parlare dell’amore di Gesù e dell’importanza di credere in Lui per poter ricevere una vita tutta nuova e con la promessa di un destino eterno, come insegna la Bibbia.
I campi hanno avuto due temi principali: Il “Regno delle prove del fuoco”, ispirato al racconto biblico della vita di Daniele e i suoi amici durante la loro deportazione in Babilonia, ed è poi è stato riproposto “Master Chef” (come lo scorso anno) nei villaggi dove non c’erano mai stati campi estivi.
Tantissime difficoltà ma altrettanti miracoli.
Ci sono state davvero tante difficoltà. Ormai sappiamo che ogni anno dobbiamo lottare contro svariati “avversari”.
Anche quest’anno la siccità ha reso complicato l’organizzazione. L’acqua pubblica era razionata a poche ore al giorno, i pozzi e le riserve prosciugate. Soprattutto nell’area della nostra fattoria, a Rebricea, ha avuto le maggiori difficoltà. Il paesaggio che in passato vedeva erba verde in abbondanza è diventato durante l’estate arido e polveroso, per via della siccità che perdura da mesi.
Grazie a Dio il sindaco di Rebricea ci ha fornito, per ben due volte, l’acqua che serviva per docce e cucina tramite i Vigili Del Fuoco. Gloria a Dio per questo ed un sentito grazie anche agli Stroi per aver usato tutte le loro conoscenze per poter ottenere questo aiuto.
Ma l’altro problema grosso è stato anche l’acqua potabile: con il caldo i bambini ne bevevano tantissima, quella acquistata in taniche è finita in due giorni, allora Dio ha suscitato “dal nulla” un uomo, che ci ha permesso di prendere l’acqua potabile dal suo pozzo. Ancora una volta siamo stupiti di come Dio si prenda cura di tutto.
Al di là dei problemi citati, abbiamo ancora una volta sperimentato l’ostruzionismo da parte delle autorità, anche religiose, che invece di incoraggiare questo tipo di programmi, in una terra dove la sofferenza, soprattutto dei piccoli è davvero grande, l’hanno ostacolata in diversi modi. A volte non concedendoci gli spazi adeguati per svolgere i campi, altre volte intimidendo bambini e famiglie a non frequentare i nostri campi e tante altre strategie davvero sconfortanti.
Non è nel nostro stile essere così diretti nel denunciare questi atteggiamenti, ma ne rimaniamo davvero sbigottiti ogni volta. Considerando quanto questo sia in totale contraddizione con qualsiasi principio di libertà di espressione e di credo, soprattutto considerando ci troviamo in una nazione europea (La Romania) che si definisce anche democratica e soprattutto “cristiana”.
La Parola del Vangelo: la più grande speranza.
Ma il Signore è stato davvero più grande e più potente di tutti e tutto, e ha permesso che, nonostante gli ostacoli, tutti i campi vedessero arrivare tantissimi bambini. Le famiglie stesse, invitate nelle serate di chiusura, hanno constatato la gioia negli occhi dei loro figli dopo aver partecipato ad una settimana davvero benedetta. Questi piccoli hanno potuto cantare, giocare, avere un pasto assicurato, ascoltare storie bibliche e sicuramente aver ricevuto un cibo che, se germoglierà nel loro cuore, potrà dar loro un futuro basato su certezze eterne.
Denis ci ha raccontato che alcuni bambini e ragazzi, sono stati toccati dal messaggio di speranza del Vangelo e hanno preso una decisione per Gesù e si sono impegnati a seguirlo. Noi crediamo che questa sia la notizia più bella che potessimo mai ricevere. Se anche un sol bambino su 400 ha creduto nel Vangelo, questo ripaga ampiamente di tutti i nostri sforzi.
Vite spezzate e tanto bisogno di amore
Fare i campi estivi, ci aiuta inoltre ad avvicinare le famiglie in cui questi poveri bambini e ragazzi vivono. Uno dei campi (Lepsa) ha ospitato 35 bambini affidati alla Protezione all’infanzia, che noi conosciamo bene.
Nel racconto di Denis mi ha colpito questa frase: “Durante questo campo i bambini hanno mostrato così tanto affetto verso i leader che non ci lasciavano andare se non prima di averli abbracciati quasi a non volerli lasciare andare più via.”
Dietro le vite di questi ragazzi ci sono dei veri e propri drammi, ma forse è più corretto chiamarli “orrori” che, per ragioni di privacy, non possiamo raccontare, ma implicano spesso l’esposizione di questi piccoli a terribili traumi causati proprio dagli adulti. Spesso sono i loro genitori, che durante la loro vita non hanno saputo dimostrare altro che violenza fisica e verbale, odio, anche compiendo atti ignobili e che davvero nessun bambino o ragazzo dovrebbe mai sperimentare nella sua vita.
Molti di questi ragazzi hanno subito traumi fisici e psicologici e di conseguenza il loro cuore è spezzato e la loro mente è ora piena di odio, e spesso ricercano il “male” (di ogni tipo) per vendicarsi o come conseguenza per quello che hanno subito. Tutto questo è davvero agghiacciante e molti esperti pensano che per loro davvero non ci sia nessuna speranza.
Ma noi sappiamo bene, per esperienza che dove la speranza dell’uomo finisce, quella di Dio no, mettendoli proprio sulla nostra strada, per poter conoscere un Amore così grande e potente che, può penetrare e sanare anche il cuore trafitto da mille ferite, donando loro la Speranza di una nuova vita basata sull’Amore ed il perdono, come insegnato da Gesù Cristo nel Vangelo.
Nonostante la nostra presenza ultra decennale in questa zona della Romania ed il lavoro incessante con i più piccoli, quando leggiamo di queste storie, non possiamo far altro che pregare per aumentare i nostri sforzi e continuare ad aiutare e a sensibilizzare più persone possibili, verso il bisogno che è davvero enorme questo campo, dove la quantità di vite spezzate è in continua crescita e purtroppo gli “operai” sono sempre troppo pochi.
Caro lettore, caro donatore, voglio ancora una volta ringraziarti perché so che spenderai del tempo per pregare per questi piccoli e soprattutto per il nostro lavoro e se Dio te lo metterà nel cuore di donare per la Sua opera.
Dio ti benedica
Orazio Gentile
Bethesda ETS – Ama il tuo prossimo
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