Gennaio 2016: Viaggio a Rebricea
E’ il 28 Gennaio. Orazio e Luca sono in viaggio per la Romania (Rebricea). Qualche settimana prima le previsioni meteo nella zona della fattoria, davano temperature da -5 a -15. Dio è stato buono con noi e qualche giorno prima della nostra partenza, il clima è decisamente migliorato.
Tuttavia il viaggio non inizia nel migliore dei modi. Il nostro entusiasmo pre-partenza viene subito smorzato dal tabellone dell’aeroporto di Bergamo, che segnala un ritardo sul volo per IASI di quasi 7 ore. É quasi una cancellazione! Il nostro volo dalle 15.45 è spostato alle 21.30. Non ci resta che armarci di pazienza e “ammazzare” il tempo lavorando per Bethesda in altri modi. Ci dedichiamo alla sistemazioni di documenti ed altra burocrazia. Alle 0,30 arriviamo a Iasi dove Nicu è li ad aspettarci e dopo altri 40 minuti di auto arriviamo alla fattoria di Rebricea. Finalmente alle 1.30 del mattino siamo a letto.
Burocrazia, leggi e complicazioni.
Ci sono ancora diverse pratiche burocratiche da sistemare prima di poter partire a regime anche con Chedes Agape qui in Romania, ma gli adeguamenti della struttura per poter lavorare con i bambini sono la cosa più importante. In Romania le norme di sicurezza, si sono fortemente inasprite e al fine di continuare le attività esistenti e cominciarne di nuove, la fattoria necessita di interventi di mitigazione del rischio di incendio. Senza perdere tempo, venerdì mattina incontriamo un fabbro; vogliamo installare delle porte “anti-panico” con relative indicazioni per l’uscita di emergenza, e decidiamo di posizionare anche degli estintori. Vediamo anche un elettricista per la revisione dell’impianto esistente.
Purtroppo questi interventi, sebbene utili nell’immediato, non soddisfano le richieste della legge, come ci fa notare “fratello Tibi” che è un esperto nel settore. Vi risparmiamo i particolari ma la situazione normativa è molto più complessa di quello che immaginavamo e un eventuale adeguamento è al momento al di fuori di ogni nostra reale possibilità.
Senza un Dio grande come il nostro queste notizie, da sole, ci avrebbero fatto dubitare sulla possibilità di continuare la missione stessa..
Geremia 32:27
«Ecco, io sono il SIGNORE, Dio di ogni carne;
c’è forse qualcosa di troppo difficile per me?»
Confidiamo in questa promessa, Dio è grande, e chiediamo le vostre preghiere.
Attività di Chedes Agape
Grazie al Signore durante i nostri viaggi abbiamo tanto tempo da dedicare alla meditazione della Parola. Abbiamo avuto degli ottimi momenti di comunione con la famiglia Stroi. Hanno bisogno di tanto incoraggiamento perché non è facile vivere qui in mezzo alle tantissime difficoltà quotidiane. Il loro impegno e la loro presenza nella Fattoria è prezioso e nonostante tutti i problemi, sono sempre desiderosi di servire il Signore. Il nostro compito è di incoraggiarli. Abbiamo avuto modo di condividere assieme l’episodio di Gesù e Nicodemo narrato in Giovanni 3. Sabato mattina ci siamo dedicati totalmente all’arrivo dei bambini alla fattoria per l’ora felice.
L’ora felice
Mihaela e Crina sono all’opera dal mattino presto per impastare la pasta per la pizza che offriremo ai bambini. Arrivano dei cristiani dalla vicina chiesa di Negresti per aiutare coi i 25 bambini arrivati in fattoria. Anche se non è la prima volta che li vediamo, siamo sempre molto colpiti dalla loro modestia e i loro visini vispi e allo stesso tempo estremamente rispettosi verso noi adulti. Mihaela ci racconta che probabilmente per molti di loro, i due pezzi di pizza che daremo, sarà il loro unico pasto del giorno …
Le due ore che passano in fattoria si svolgono tra canti, giochi, storie bibliche. Imparano un verso a memoria Giovanni 1:5. Il clima è molto gioioso e io e Luca ci sentiamo altrettanto gioiosi nel cuore nel vedere che basta così poco per rendere felici queste piccole creature. Li salutiamo e li lasciamo andare via non prima di aver regalato loro un nuovo testamento, delle calze nuove e ovviamente tante caramelle!!
Visita alla comunità di Negresti.
Domenica lasciamo per qualche ora la fattoria e raggiungiamo la vicina comunità evangelica di Negresti. Passiamo un paio d’ore assieme al piccolo gruppo di fratelli e sorelle che si riunisce qui: celebrando le lodi al nostro Signore, condividendo la comunione e ascoltando una meditazione sulla Parola da parte di Luca, con la preziosa traduzione di Mihaela.
Pranzo con i giovani.
Ritorniamo alla fattoria dove per pranzo ci raggiungono un gruppo di giovani cristiani che periodicamente si riunisce nella zona tra Iasi e Vaslui. Yosef, un giovane pastore di Negresti, sposato e con tre bellissimi bambini, si occupa di questi ragazzi. A tavola l’atmosfera è molto calorosa. Nonostante i limiti della ligua (ce la caviamo solo con l’inglese) riusciamo a condividere le nostre esperienze di vita cristiana con questi ragazzi ad incoraggiarci a vicenda e anche a scherzare e ridere insieme a loro. Yosef riesce a catturare bene l’attenzione degli oltre venti ragazzi presenti imbracciando la chitarra e intonando dei canti cristiani e poi meditando brevemente su un passo biblico.
Alle 18 realizziamo che è il momento di lasciare la fattoria assieme a Nicu e Crina che ci accompagnano a Iasi.
Questa volta il nostro volo parte alle 19.35 in punto e alle 22.00 siamo di nuovo in Italia dalle nostre famiglie.
Rientro a casa
Siamo abbastanza stanchi, ma abbiamo vissuto tre giorni intensissimi. Ogni volta che veniamo qui ci rendiamo conto che i bisogni e i problemi da risolvere sono tantissimi, tuttavia quello che abbiamo ricevuto spiritualmente è di gran lunga superiore a quel poco che riusciamo a trasmettere. Il Goliath da affrontare è li, e ammettiamo che un po’ ci spaventa (non abbiamo certamente la fede di Davide) ma siamo convinti che il Signore è dalla nostra parte e che questa missione senza l’affidamento nel Suo aiuto potente non può andare avanti.